La transizione verde dell’edilizia parte dalla sostituzione dei serramenti: scegli infissi sostenibili per diminuire la dispersione energetica.
La riqualificazione edilizia non può prescindere dalla sostituzione di serramenti obsoleti con infissi sostenibili ad alte prestazioni che garantiscano l’aumento dell’efficienza energetica dell’intero edificio. Tra gli elementi costruttivi, infatti, le finestre e le porte sono responsabili di una grande quota delle dispersioni termiche che avvengono in casa, nonostante rappresentino solo una piccola frazione dell’intera superficie dell’edificio. Ciò a causa della notevole differenza dei loro valori di trasmittanza termica rispetto ad altri componenti. Se non sono di qualità e se non sono installati correttamente, dunque, gli infissi disperdono il calore durante l’inverno, lasciando entrare il freddo esterno, e disperdono l’aria raffrescata in estate, lasciando entrare il caldo esterno.
Cosa sono gli infissi sostenibili
Ma cosa si intende per infissi sostenibili? Come tutti sanno, i serramenti sono strutture costituite da telai fissi collegati alla muratura per l’apertura e la chiusura di porte o finestre. Possono essere realizzati in diversi materiali come legno, plastica, acciaio, alluminio o altri metalli e leghe leggere. Per essere definiti ecosostenibili, devono presentare determinate caratteristiche non solo a livello di materie prime impiegate, ma anche di tecniche di produzione.
Rispetto ai materiali, qualunque sia quello prescelto deve essere riciclato e riciclabile al 100% in modo da poter essere riutilizzato nuovamente una volta smaltito per realizzare nuovi oggetti. A tal proposito, i migliori materiali da utilizzare sono il PVC, il legno e l’alluminio. La produzione deve essere efficiente dal punto di vista energetico e dell’uso delle materie prime, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’inquinamento ambientale. Le aziende devono quindi essere fornite di attrezzature adeguate e protocolli di sicurezza che riducano al minimo gli sprechi e le emissioni, in particolare di CO2.
Gli infissi sostenibili devono inoltre essere realizzati in un contesto di totale sicurezza senza creare problemi per la salute dell’uomo, sia nell’azienda in cui vengono prodotti che nella loro destinazione d’uso. Per essere rispettosi dell’ambiente i serramenti sostenibili devono anche garantire prestazioni perfette e durature. Devono in particolare avere un ciclo di vita lungo perché sia necessario sostituirli il più lontano possibile. E devono naturalmente raggiungere il massimo dell’efficienza per permettere a loro volta all’edificio di raggiungere la massima efficienza energetica.
La scelta dei materiali
Come accennato, gli infissi sostenibili partono dalla scelta dei materiali, che devono essere riciclati e riciclabili al 100% senza sacrificare durata, robustezza ed efficienza. Ma quali sono i materiali più ecologici per i serramenti?
Innanzitutto il legno, il materiale ecologico per eccellenza, duro ma elastico, rigido e resistente alla compressione ma flessibile. Può essere facilmente carteggiato e pulito, oltre che tagliato. E poi è un materiale naturale, che non intacca la salute dell’uomo, è completamente riciclabile e può essere utilizzato più volte prima di essere smaltito.
Un altro materiale green è l’alluminio, leggero e duttile, con un rapporto forza-peso molto migliore rispetto all’acciaio. Ha inoltre una grande resistenza alla trazione, il che lo rende utilizzabile in qualsiasi applicazione tecnologica. Anch’esso è riciclabile al 100% e non presenta rischi per la salute.
Infine, c’è il PVC (cloruro di polivinile), un materiale termoplastico noto per la sua grande versatilità, date la sua flessibilità e rigidità. Le finestre e le porte in PVC sono garantite resistenti all’usura, all’abrasione e agli agenti chimici, impermeabili, leggere, non infiammabili e facili da pulire e lucidare. Nonostante il PVC sia una materia plastica, è anch’esso riciclabile, perciò, se trattato correttamente, non rappresenta una minaccia per l’ambiente, né per la salute umana.
Infissi sostenibili per la transizione energetica
Infissi ecosostenibili e di qualità possono dunque a loro volta aumentare l’ecosostenibilità dell’intero edificio. La nuova EPBD (Energy Performance of Building Directive) approvata dal Parlamento Europeo fissa già nel 2030 i primi obiettivi di drastica riduzione dell’impronta di carbonio dell’edilizia, a oggi responsabile di oltre un terzo delle emissioni di gas serra e del consumo energetico globale. I serramenti possono essere la causa anche della metà della dispersione energetica in un edificio, perciò la loro manutenzione o sostituzione è prioritaria.
Oggi esistono infissi in grado di isolare perfettamente gli interni sia dal punto di vista termico che da quello acustico e contemporaneamente sottili e funzionali, per lasciare spazio alle vetrate e perciò alla luce naturale. Per quanto conti la scelta dei materiali degli infissi stessi, infatti, altrettanto conta l’intera struttura del serramento, cioè il modo in cui la cornice e il vetro si uniscono, gli strati e i sistemi di apertura e chiusura. Esistono perciò normative UNI che definiscono sia le prestazioni (UNI EN 14351) che le modalità di installazione (UNI 11673) degli infissi.
Ciò che importa è scegliere infissi che garantiscano una bassa trasmittanza termica, cioè una bassa quantità di energia dispersa per ogni metro quadrato di superficie finestrata. Solo in questo modo è oltretutto possibile accedere ai bonus fiscali che permettono di risparmiare il 50% sulla sostituzione dei serramenti (Ecobonus). Ciò significa prediligere infissi con nuclei termo-isolanti innovativi, inserendo più vetrocamere con gas isolante e scegliendo vetri basso-emissivi. Nulla vieta poi di rivestire la cornice con il materiale che più accorda con la resa estetica desiderata.