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L’era del cemento e dei mattoni è finita: con il 21esimo secolo inizia l’era delle case in legno, sostenibili ed economiche.

Case in legno: le costruzioni del futuro

L’era del cemento e dei mattoni è finita: con il 21esimo secolo inizia l’era delle case in legno, sostenibili ed economiche.

Il legno ha rappresentato uno dei materiali più utilizzati per l’edilizia per secoli, ma nel corso del 20esimo secolo è stato surclassato dai mattoni, dal cemento e dall’acciaio, resistenti e durevoli. Oggi però il legno sta vivendo una nuova popolarità, grazie alla sua sostenibilità e alla resa estetica che garantisce. Sempre più persone stanno perciò acquistando, affittando o direttamente costruendo case in legno o con elementi lignei a livello strutturale e/o di finiture. Non solo: il legno è protagonista anche della nuova urbanistica nell’era della transizione ecologica, in costruzioni complesse come condomini, uffici, musei, ponti e altre infrastrutture. Ecco 6 motivi per cui il legno è il materiale da costruzione del futuro.

Il legno è più economico di altri materiali

Il vantaggio più immediato derivante dalla scelta del legno come materiale da costruzione è la sua economicità rispetto ad altri materiali. La riduzione dei costi dipende non solo dall’economicità del materiale stesso, ma anche dalla facilità di trasporto e lavorazione. Il legno è infatti leggero e versatile, non necessita di fondazioni complesse, permette di progredire velocemente nella costruzione e di costruire fuori sede alcuni elementi, per poi trasportarli già pronti sul sito. Un’importante condizione perché questi vantaggi siano reali è però che il legno sia disponibile vicino all’area di costruzione.

Le case in legno riducono l’impronta di carbonio

Il legno è il materiale da costruzione naturale per eccellenza e, se proveniente da foreste gestite in modo responsabile ed equilibrato, rappresenta anche il materiale da costruzione sostenibile per eccellenza. Il legno immagazzina infatti il carbonio, invece di emetterlo, per tutto il tempo in cui l’edificio rimane in piedi e i suoi elementi rimangono intatti. La sua lavorazione è molto meno energivora di quella del cemento e il suo trasporto molto più agevole, sempre che il materiale venga prelevato dalle immediate vicinanze al sito di costruzione.

Inoltre, il legno è un buon isolante termico, soprattutto se abbinato a un altro isolante sostenibile come la lana di roccia. Ciò significa che è necessaria meno energia per il riscaldamento e il raffreddamento di un edificio in legno rispetto a quella necessaria in altri edifici.

Estetica e comfort

Il fatto che il legno abbia buone proprietà di isolamento termico comporta un aumento del comfort domestico. In questo modo, il legno può offrire una piacevole esperienza in qualsiasi stagione, grazie alla sua naturale capacità di far “respirare” l’edificio senza esporlo alle intemperie. Inoltre, isola anche dal punto di vista acustico, impedendo ai rumori esterni di disturbare la quiete in casa. Come se non bastasse, ha un’ottima resa estetica, dà vita ad ambienti caldi e accoglienti ed esiste in infinite varianti di grana e tonalità, adatte a ogni esigenza.

Il design for disassembly nelle case in legno

Gli edifici in legno sono più facili da assemblare, smontare ed estendere all’occorrenza. Sono perciò perfettamente in linea con la nuova tendenza sostenibile del design for disassembly, che invita a creare strutture composte da moduli incastrati tra loro senza ulteriori colle o altri elementi di fissaggio. Strutture del genere possono infatti essere più facilmente smontate e rimontate o riutilizzate senza produrre rifiuti e scarti. Inoltre, in vista di eventuali estensioni della costruzione, la struttura non avrebbe bisogno di essere modificata così pesantemente come accadrebbe con altri materiali. È possibile invece apportare semplici aggiunte senza troppi problemi.

Le case in legno resistono meglio ai terremoti

Gli edifici in legno hanno dimostrato di rispondere bene alle sollecitazioni verticali e orizzontali provocate dalle scosse sismiche. Sono infatti il tipo più comune di edifici presente nelle aree soggette a terremoti ed esistono esempi di edifici in legno che hanno superato indenni secoli e diversi terremoti, come alcune pagode giapponesi. Ciò è dovuto alla flessibilità del materiale che gli permette di adattarsi alle sollecitazioni senza spezzarsi o deformarsi.

Il legno può essere… antincendio

Tra le maggiori preoccupazioni legate alla scelta del legno come materiale da costruzione c’è senza dubbio l’alta infiammabilità e la conseguente difficoltà di gestione dei rischi di incendio. Sebbene possa essere trattato per diventare meno infiammabile, il trattamento chimico comporta rischi sia per i residenti che per la salute dell’ambiente.

Il legno presenta però delle caratteristiche chimico-fisiche che in realtà rallentano l’accensione del fuoco: non a caso, quando si accende il camino è necessario aiutarsi con carta o altri materiali più infiammabili per fargli prendere fuoco. Inoltre, una volta che la combustione è iniziata, procede per strati: una volta carbonizzato il primo strato, la cenere paradossalmente funge da isolante, impedendo ai gas di uscire dal materiale e impedendo al fuoco e al calore di penetrare verso il suo interno.

Naturalmente ciò è vero soprattutto per le varietà di legno più dure e meno porose, tagliate in porzioni ampie e lisce. I punti più sottili e ruvidi o le varietà di legna più morbida, leggera e porosa si incendiano più velocemente. In ogni caso, per prevenire la diffusione di un incendio si può installare un rilevatore di fumo e soprattutto si può utilizzare un isolante in lana di roccia, non combustibile, che può impedire alle fiamme di raggiungere la struttura lignea della casa.

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