Ecco come migliorare l’efficienza energetica di un edificio con cappotti termici, infissi performanti e soluzioni tecnologiche di nuova generazione.
Negli ultimi anni, l’efficienza energetica è diventata una priorità strategica per il settore edilizio.
Secondo i dati ENEA, oltre il 60% del patrimonio immobiliare italiano è stato costruito prima dell’introduzione della legge 373/1976 — la prima norma che imponeva limiti di isolamento termico. Questo significa che milioni di edifici presentano ancora oggi forti dispersioni di calore, impianti obsoleti e infissi non performanti.
Ridurre i consumi non è soltanto una questione di risparmio economico: è un’azione necessaria per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione fissati dal Green Deal e dal pacchetto “Fit for 55”, che prevedono una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. Nel contesto residenziale, oltretutto, ogni intervento volto a migliorare l’efficienza energetica contribuisce a un triplice beneficio:
- ambientale, grazie a minori emissioni di CO₂
- economico, per la riduzione delle spese di riscaldamento e raffrescamento
- sociale, poiché aumenta il comfort abitativo e il valore degli immobili
Il cappotto termico
Com’è noto, il cappotto termico è l’intervento più efficace per ridurre le dispersioni di calore e migliorare la classe energetica dell’edificio. Applicando uno strato isolante continuo sulle superfici disperdenti (pareti, coperture, solai), si riducono in modo significativo le perdite di calore in inverno e il surriscaldamento in estate. Esistono diverse tipologie di cappotto a seconda delle necessità di installazione e degli obiettivi di efficientamento:
- esterno: la soluzione ideale per edifici condominiali, perché elimina i ponti termici e migliora l’inerzia termica dell’edificio
- interno: utilizzata quando non è possibile intervenire sulle facciate (ad esempio in centri storici o edifici vincolati)
- a intercapedine o ventilato: sistema più evoluto, con una camera d’aria che migliora la traspirabilità e previene condense e muffe
I materiali più utilizzati per isolare gli edifici sono:
- EPS e XPS (polistirene): economici, facili da installare, con ottime prestazioni isolanti
- lana di roccia e fibra di vetro: resistenti al fuoco, traspiranti e fonoassorbenti
- materiali naturali come sughero, canapa, fibra di legno e cellulosa, oggi sempre più diffusi nei progetti di bioedilizia
Le nuove soluzioni “intelligenti”, dotate di sensori di umidità e temperatura integrati, permettono di monitorare l’efficienza dell’isolamento nel tempo e prevenire fenomeni di degrado. Un cappotto termico ben progettato può migliorare la classe energetica dell’edificio fino a due livelli e ridurre i consumi fino al 40%.
Infissi performanti per rafforzare i punti deboli delle facciate
Gli infissi rappresentano il principale ponte termico di una facciata: un punto critico della dispersione termica. Sostituirli con modelli ad alta efficienza energetica permette di ridurre fino al 30% dei consumi legati al riscaldamento e al raffrescamento.
Nella scelta di infissi performanti e di qualità bisogna prediligere:
- vetri basso emissivi o selettivi, che limitano le dispersioni e filtrano la radiazione solare
- telai con taglio termico in PVC, alluminio o legno-alluminio
- guarnizioni a tenuta multipla, fondamentali per evitare infiltrazioni d’aria
Oggi è possibile integrare vetri intelligenti a controllo elettronico, che variano la trasparenza in base alla luce esterna, migliorando ulteriormente comfort e risparmio.
Strategie integrate per la riduzione dei consumi
L’efficienza energetica non si esaurisce con cappotto e infissi: oggi la chiave è integrare più soluzioni in un sistema intelligente. Tra le tecnologie più efficaci troviamo:
- pompe di calore di ultima generazione, che utilizzano energia elettrica per riscaldare e raffrescare con rendimenti fino a quattro volte superiori rispetto alle caldaie tradizionali
- ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore, che consente di arieggiare senza disperdere energia
- domotica e sensori IoT, che regolano automaticamente temperatura, illuminazione e umidità in base alla presenza e alle condizioni ambientali
- impianti fotovoltaici condominiali e comunità energetiche, che permettono di autoprodurre e condividere energia pulita, riducendo la dipendenza dalle reti tradizionali
Diagnosi energetica e manutenzione
Prima di decidere come intervenire, è fondamentale eseguire una diagnosi energetica accurata.
Attraverso rilievi termografici, analisi dei consumi e simulazioni software (BIM o digital twin), è possibile identificare i punti critici e definire un piano di efficientamento mirato.
Una gestione intelligente non si ferma poi alla fase di progetto: la manutenzione programmata e predittiva degli impianti garantisce che le prestazioni energetiche restino elevate nel tempo.
Sensori e piattaforme digitali permettono di rilevare in anticipo perdite, guasti o inefficienze, evitando sprechi e costi imprevisti.
Incentivi e vantaggi economici
Gli investimenti in efficienza energetica sono sostenuti da una serie di incentivi fiscali e agevolazioni.
Anche dopo la rimodulazione del Superbonus, restano disponibili strumenti come:
- Ecobonus 65%, per interventi su involucro e impianti
- Bonus casa 50%, per la sostituzione di infissi o impianti
- conto termico, per installazioni ad alta efficienza e fonti rinnovabili
- incentivi regionali e fondi PNRR dedicati alla riqualificazione energetica
Oltre alle detrazioni, l’aumento della classe energetica porta un beneficio diretto sul mercato: un immobile in classe A può valere fino al 20% in più rispetto a uno in classe G, secondo l’Osservatorio Nomisma 2024.
Il ruolo dell’amministratore condominiale
Gli amministratori di condominio e i professionisti tecnici (ingegneri, architetti, geometri) hanno un ruolo chiave nel coordinare gli interventi, verificare le conformità normative e informare i condomini sui vantaggi concreti.
Nel processo di riqualificazione energetica, in particolare, l’amministratore riveste un ruolo centrale: informa i condomini sui vantaggi tecnici ed economici, coordina i professionisti e le imprese e verifica la conformità normativa e la sicurezza degli interventi. La sua formazione continua è quindi essenziale: conoscere gli sviluppi tecnologici e gli incentivi disponibili consente agli amministratori di guidare i condomìni verso scelte più sostenibili e consapevoli.











