L’orto intelligente è la nuova frontiera della coltivazione indoor, sostenibile e digitalizzata.
Anche l’attività umana più antica e longeva è stata investita dalla digitalizzazione: gli smart garden oggi permettono a chiunque di coltivare i propri ortaggi a chilometro zero. La traduzione di smart garden, infatti, non è “giardino intelligente”, ma piuttosto “orto intelligente”. Fa cioè riferimento all’applicazione della domotica alla coltivazione di ortaggi, frutta, verdura ed erbe. E, nonostante anche l’agricoltura stessa sia già stata in parte digitalizzata, il concetto di smart garden riguarda per lo più le piccole unità di coltivazione domestica indoor che si stanno diffondendo nelle case di tutti.
A permettere questa evoluzione (e semplificazione) del concetto di coltivazione è la congiunzione tra l’idroponica e l’intelligenza artificiale. Grazie a loro, ognuno può crescere e raccogliere qualunque specie vegetale direttamente in cucina. Ma, date le dimensioni, le serre digitali sono ad oggi indicate soprattutto per coltivare ortaggi di piccole dimensioni, oltre a erbe aromatiche e fiori.
Cos’è l’idroponica?
Esiste una tecnica di coltivazione che permette di tappezzare tutte le superfici di casa con le piante senza dover utilizzare terriccio e con un minimo impiego di acqua. Ed è dunque ideale per dare vita a un orto intelligente. È l’idroponica o idrocoltura, che al suolo in cui in genere crescono i vegetali sostituisce un substrato inerte formato da argilla espansa, lana di roccia, perlite, vermiculite, fibra di cocco, zeolite e simili.
Il terreno in generale ha tre funzioni fondamentali rispetto alle piante: permette loro di radicarsi, le nutre e crea con loro un ecosistema di cui fanno parte anche altre specie e microganismi alleati o antagonisti. Il substrato inerte elimina più variabili possibili dal ciclo di vita delle specie che ospita, per rendere più controllabili i loro parametri. Contemporaneamente, permette loro di attecchire in profondità e di estendere l’apparato radicale più che se fossero collocate nel suolo, limitando di contro lo sviluppo superiore della pianta. Sul fronte dei nutrienti, invece, sarà l’uomo a dover provvedere al rabbocco della soluzione di acqua e sali minerali. Non dovendo preoccuparsi di cercarli in natura, perciò, le piantine cresceranno molto più velocemente, al 100% delle loro possibilità e in un ambiente protetto, lontano da agenti esterni potenzialmente pericolosi.
Per massimizzare l’efficacia di questa tecnica nell’orto intelligente basterà prestare attenzione alla qualità dell’acqua immessa, che dovrà essere ricca di ossigeno e povera di calcare. E soprattutto scegliere e bilanciare il fertilizzante in base alla pianta e alle sue fasi di vita. Quest’ultimo andrà sostituito più o meno ogni due settimane, ma non c’è il rischio di dimenticarsene: sarà la serra stessa a ricordarcelo.
Come funziona un orto intelligente?
Sfruttando l’idroponica, dunque, tutti potranno trasferire in casa l’orticello amatoriale che hanno creato in vaso sul balcone, proteggendolo da agenti atmosferici e parassiti pericolosi. E con il vantaggio di non doversi ricordare di annaffiarlo e nutrirlo con precisione e regolarità. La serra digitale, infatti, penserà a tutto, risultando completamente autonoma.
Un orto intelligente è in genere formato da due o tre scompartimenti in cui inserire il substrato che ospiterà le piantine e da un braccio che le sovrasta, illuminandole con luce LED. Una tecnologia semplice da assemblare e da attivare, ma decisamente rivoluzionaria. Chi ne acquista uno, infatti, non dovrà fare altro che inserire i semi degli ortaggi desiderati e rinnovare periodicamente la soluzione con le sostanze nutritive, lasciando all’intelligenza artificiale il compito di monitorare la crescita delle specie prescelte.
La serra, in particolare, si occuperà di:
- erogare i nutrienti quando necessario e nella quantità giusta, tenendone sotto controllo il pH e la conducibilità elettrica
- illuminare le piante con luce LED a basso consumo energetico, modulando l’intensità della luce a seconda dell’ora del giorno, anche di notte
- avvisare i proprietari con allarmi luminosi o sonori in caso di anomalie o quando è il caso di sostituire la soluzione nutritiva
- comunicare con i proprietari anche da remoto, tramite app per smartphone, perché possano monitorare la situazione anche in vacanza
I vantaggi di uno smart garden
L‘idroponica potrebbe costituire una soluzione sostenibile ai tanti problemi che l’agricoltura tradizionale porta con sé, dal consumo di suolo alla necessità di pesticidi e fertilizzanti chimici all’eccessivo consumo idrico. La coltivazione indoor è infatti inclusa in diversi progetti abitativi o cittadini futuristici, in ottica smart e sostenibile. Ecco poi i principali vantaggi che offre a chi utilizza un orto intelligente, a fronte di una spesa piuttosto contenuta per il suo acquisto:
- possibilità di mangiare sano tutto l’anno, avendo a disposizione vegetali nutrienti, saporiti e a chilometro zero
- produzione a cicli continui, senza rispettare la stagionalità dei prodotti, ma nemmeno stravolgendo
- resa ottimale della crescita delle piante
- massima velocità di crescita delle piante
- assenza di agenti infestanti, vegetali come le erbacce o animali come parassiti e batteri portatori di malattie
- risparmio idrico fino all’80%, garantito dalla capacità della serra digitale di centellinare l’utilizzo e il riutilizzo dell’acqua
- miglioramento della qualità dell’aria in casa, che beneficia della presenza del verde in accordo con i principi del design biofilico
- minimo impegno richiesto alle persone, che hanno una mera funzione di supervisione