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Biciclette in blockchain: parte la sperimentazione

Una vera e propria rivoluzione sta per investire il mondo delle biciclette ed è tutto merito della blockchain.

Addio ai furti e alle contraffazioni delle biciclette, la blockchain permetterà presto di certificarne autenticità, proprietà e non solo. Sarà Colnago a integrare per prima la tecnologia nelle proprie biciclette, utilizzando degli NFT (Non-Fungible Token) per dotarle di una vera e propria carta d’identità digitale. La sperimentazione è già iniziata sulla bici del campione Tadej Pogačar, che ha gareggiato ai Mondiali 2021 nelle Fiandre con una bici progettata da lui stesso e dotata di blockchain. Dal 2022, la procedura di autenticazione tramite NFT sarà estesa a tutti i modelli.

I beni in blockchain, abbinati a NFT, non saranno soltanto indissolubilmente legati al produttore, al proprietario e alla loro storia: potrebbero persino guadagnare valore. È anche questo lo scopo di MyLime, che fornisce la piattaforma di blockchain su cui le biciclette Colnago saranno registrate. Resterà da verificare se la soluzione funzionerà, se sarà presa a modello da altri e se – perché no? – in futuro incentiverà la mobilità a due ruote.

Cosa sono NFT e blockchain?

Per comprendere la portata della novità, bisogna capire perché la blockchain può garantire massima sicurezza rispetto all’identità di proprietario e produttore di un bene fisico. Per farlo, utilizza dei token non fungibili (NFT), marche digitali non replicabili né sostituibili che, se abbinate a un bene, digitale come una gif o fisico come una bicicletta, ne certificano l’autenticità e l’unicità. Gli NFT sono costituiti da stringhe in codice binario poi compresse tramite un processo chiamato hashing che dà origine a un hash.

Tale meccanismo si basa, appunto, sulla blockchain, che memorizza questi hash in un sistema a blocchi decentralizzato, disintermediato e crittografato, rendendoli impossibili da alterare. Tramite gli NFT iscritti al registro della blockchain e corrispondenti a beni reali, come le biciclette, si può perciò non solo garantire l’autenticità e la proprietà, ma anche ricostruire la storia di quei beni, dalla produzione all’ultimo proprietario.

La blockchain al servizio delle biciclette

Le biciclette prodotte oggi sono già associate a un numero di serie, un codice di identificazione obbligatorio abbinato al telaio. Ma questo metodo ha diverse falle, che lo rendono ancora troppo spesso inefficace per prevenire furti e contraffazioni. Innanzitutto, sono pochi i possessori di biciclette che conoscono l’utilità del numero e che lo annotano per fornirlo alla polizia in caso di furto. E sono pochi i compratori che verificano che una bici non sia stata rubata prima di acquistarla. Inoltre, i delinquenti più esperti sanno come falsificare il numero in modo che il sistema di verifica non si registri anomalie.

Con gli NFT e la blockchain, invece, sarebbe praticamente impossibile aggirare il sistema. La bicicletta verrebbe dotata di un NFT al momento della produzione e, da allora, tutto ciò che le accade potrebbe essere memorizzato in blockchain, dai passaggi di proprietà agli smarrimenti ai guasti alle manutenzioni. L’acquirente avrebbe perciò la possibilità di ripercorrere facilmente la storia del prodotto, marchiato da un tag inserito sul telaio, sotto forma di chip o di QR code.

L’idea di Colnago

Mai nessuno prima d’ora aveva pensato di utilizzare la blockchain per prevenire il furto delle biciclette collegandole alla Automotive Blockchain, un registro virtuale impossibile da modificare. Per farlo, Colnago si è affidata a MyLime, azienda italiana specializzata nel tracking di beni di lusso tramite blockchain. Sulla sua piattaforma verranno, infatti, registrati tutti i telai prodotti a partire dal 2022. Questi presenteranno un tag RFID che permetterà di accedere alle informazioni sull’oggetto tramite un’app per smartphone. Ogni eventuale passaggio di proprietà potrà essere tracciato e certificato tramite la stessa tecnologia, in modo che la storia della bicicletta accessibile tramite tag venga aggiornata.

La scelta dell’Automotive Blockchain da parte di Colnago e di MyLime è motivata anche dal fatto che è tra le tecnologie più sostenibili, perché limita l’utilizzo di energia necessaria all’alimentazione delle risorse che operano per validare i blocchi. L’eccessivo dispendio di energia che la blockchain richiede è infatti uno dei suoi punti deboli.

Ma non è tutto. Contestualmente alla sperimentazione della blockchain sulla V3Rs Ice & Fire, la bici customizzata da e per Tadej Pogačar, Colnago ha presentato un’edizione speciale. Si tratta della C64 NFT, con telaio in fibra di carbonio e 8 livree alternative appartenenti a celebri modelli della storia del brand. La particolarità della C64 NFT è che in realtà non esiste, almeno fisicamente. Esiste unicamente in formato digitale sulla blockchain e, anche se nessuno la monterà mai, entrerà a far parte a tutti gli effetti della storia dell’azienda. Anche le biciclette prodotte dal 2022 avranno la loro versione digitale NFT, che sarà messa a disposizione di chi le acquisterà insieme a quella fisica.

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