Gli edifici più moderni e ambiziosi non possono fare a meno del vetro: elegante, funzionale, sostenibile e 100% riciclabile.
Una delle tendenze più evidenti nel settore immobiliare, in particolare per gli edifici commerciali e aziendali, è l’utilizzo del vetro per le facciate. La stragrande maggioranza dei moderni grattacieli che stanno sorgendo in Italia e molti edifici architettonicamente rilevanti sono infatti progettati e costruiti in vetro. Come mai? Per la sua lucentezza ed eleganza, per la visuale che concede agli inquilini, per la sua modellabilità. Ecco tutti i vantaggi e gli svantaggi legati agli edifici in vetro.
Il vetro arriva da lontano
Il vetro è un materiale inorganico solido trasparente o traslucido e può essere modellato in qualsiasi forma. È formato da una miscela di materie prime come silice, carbonato di sodio e potassio, calce o ossido di piombo, ossido di manganese, che vengono macinate, setacciate, miscelate in proporzioni specifiche e sciolte in forno.
La storia degli edifici in vetro e del vetro come materiale utilizzato dall’uomo nella sua quotidianità risale a secoli fa, all’età della pietra. In principio veniva impiegato per fabbricare armi, poi vasi, tessere di mosaico, oggetti decorativi ed elementi decorativi di edifici. Ma è diventato un vero e proprio protagonista della progettazione edilizia solo recentemente, grazie alla sua resa estetica, alla duttilità e alle proprietà utili nell’ambito della transizione energetica. Tra tutte, indice di rifrazione, perdita di riflessione, trasmittanza termica, trasmissione della luce visibile, trasmittanza a infrarossi, trasmittanza ultravioletta e resistenza chimica.
Al giorno d’oggi, il vetro è perciò una parte essenziale di molte facciate e di molti tetti. Grazie alla sua qualità estetica, si presenta come una nuova opportunità per designer e architetti di delineare i progetti in modo creativo. Costituisce perciò una parte strutturale dei progetti di costruzione e un simbolo di ricchezza e lusso.
I vantaggi degli edifici in vetro
La caratteristica più evidente del vetro è la sua trasparenza, che permette alla luce di attraversarlo senza opacizzarsi, cambiare colore o deformarsi. Consente perciò di connettersi visivamente con il mondo esterno, anche quando la porta o le finestre sono chiuse, lasciando entrare la luce e schermando dai raggi UV. Negli edifici in vetro si risparmia perciò l’energia elettrica necessaria per illuminare gli interni, per lo meno fino all’ora del tramonto, e si riducono le bollette elettriche. La luce naturale, inoltre, esalta la bellezza degli interni e, come insegna il design biofilico, migliora l’umore degli occupanti.
Un altro vantaggio estetico del vetro è il fatto che sia disponibile in un’ampia gamma di colori e possa essere stratificato. Il vetro stratificato può essere realizzato con diversi intercalari colorati per fornire effetti di luce originali. Questi colori possono essere combinati con vetro colorato e stampato per produrre risultati diversi.
Il vetro ha una superficie liscia e lucida, è resistente alla polvere e all’abrasione, non arrugginisce e può essere pulito in modo semplice, garantendo una facile manutenzione e l’impermeabilità. Essendo sia antipolvere che impermeabile, è perciò ideale nelle aree più esposte.
Inoltre, è 100% riciclabile, il che significa che permette di diminuire l’estrazione e l’utilizzo di materie prime, di risparmiare energia, di ridurre l’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Non degradandosi durante il processo di riciclaggio, può essere riciclato più volte senza comprometterne la qualità o la purezza.
Dal punto di vista strutturale, riduce il peso sulle fondamenta: gli edifici in vetro sono perciò più leggeri. Ma soprattutto il vetro è molto duttile e può essere modellato facilmente in diversi modi, garantendo differenti rese estetiche e funzionali.
Gli svantaggi degli edifici in vetro
Le stesse caratteristiche che rendono il vetro un materiale ideale per l’edilizia, in determinate condizioni possono trasformarsi in svantaggi. La trasparenza delle facciate in vetro, per esempio, può causare l’ingresso di una quantità eccessiva di luce, soprattutto nel caso di ambienti lavorativi in cui una luce abbagliante può infastidire. Inoltre, il vetro assorbe il calore e lo trasmette all’ambiente interno, creando le stesse condizioni ambientali di una serra e quindi risultando inadatto a paesi con climi particolarmente caldi. In questo caso infatti risulterebbe poco sostenibile dal punto di vista ambientale, perché costringerebbe a impiegare molta energia nella refrigerazione dell’interno.
La stessa trasparenza che garantisce l’ingresso della luce e apre lo sguardo sul paesaggio circostante, inoltre, diminuisce il livello di privacy per chi vive gli ambienti interni.
In termini di sicurezza, la maggior parte delle lastre di vetro non è antisismica e non è perciò adatta a paesi soggetti a terremoti. Per garantire case antisismiche è necessario sottoporre il vetro a un trattamento costoso, poco sostenibile dal punto di vista economico. Inoltre, il vetro è un materiale rigido e fragile. Ciò significa che si rompe facilmente quando viene applicata una pressione improvvisa.