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Controlla i livelli di umidità per evitare la diffusione della muffa in casa, pericolosa per l'edificio e per la salute.

Muffa in casa: ecco come evitarla

Controlla i livelli di umidità per evitare la diffusione della muffa in casa, pericolosa per l’edificio e per la salute.

La muffa è un organismo singolare nel regno vegetale. È indispensabile per la decomposizione della materia organica in natura, per la produzione della penicillina e per quella di diversi formaggi. Eppure la muffa in casa può essere altrettanto dannosa per gli esseri umani, per gli edifici e per gli oggetti, soprattutto se cresce inosservata.

Perché si forma la muffa in casa?

Ogni casa cela un po’ di muffa in qualche angolo nascosto. Le muffe sono infatti presenti sulla Terra da milioni di anni e tra gli organismi più subdoli e resistenti. La muffa può entrare in casa dall’esterno attraverso porte aperte, finestre, prese d’aria e sistemi di riscaldamento e condizionamento oppure trasportata da vestiti, scarpe, borse e persino da animali domestici. Ma può anche svilupparsi e crescere direttamente in casa, in determinate condizioni di umidità: per esempio, intorno a perdite, infiltrazioni o risalite di acqua su tetti, finestre o tubi, in stanze umide e poco aerate o dove spesso ristagna dell’acqua, frequentemente in bagno o in cucina. Cresce su quasi ogni tipo di superficie e materiale: carta, cartone, cartongesso, legno, ma anche intonaco, carta da parati, fughe delle piastrelle e tessuti.

La presenza della muffa in casa dovrebbe allarmare perché può avere effetti negativi sulla salute delle persone, in particolare di chi soffre già di patologie respiratorie. Nei casi migliori la muffa causa naso chiuso, mal di gola, tosse o respiro sibilante, bruciore agli occhi o eruzioni cutanee. Ma chi ha l’asma o determinate allergie, chi è immunodepresso o presenta malattie polmonari può incorrere in infezioni e reazioni più gravi.

Come prevenire la formazione della muffa?

Come si è detto, la muffa in casa non nasce e prospera dappertutto, ma solo in determinate condizioni persistenti. Una volta estesa, però, è difficile da debellare definitivamente perciò è bene prevenirne la comparsa. Come? Innanzitutto, mantenendo nella norma i livelli di umidità, ovvero sotto il 50%, per tutto il giorno. Un condizionatore o un deumidificatore e un misuratore di umidità aiuteranno a tenerla sotto controllo ora dopo ora. E poi adottando misure nella vita quotidiana per evitare di creare le condizioni ideali per la diffusione della muffa. Eco qualche consiglio.

Arieggia le stanze

È poi importante assicurarsi che l’aria circoli liberamente in ogni stanza della casa, aprendo le finestre o con ventole che potenziano il ricircolo in bagno e in cucina, i luoghi più umidi. Può darsi infatti che le attività domestiche di routine, come farsi una doccia, cucinare o fare la lavatrice, favoriscano la crescita di muffa in luoghi non adeguatamente ventilati. È importante anche far sfiatare gli apparecchi che producono o che possono conservare umidità, come lavatrici, asciugatrici, stufe o lavastoviglie, possibilmente verso l’esterno.

Non dimenticare la manutenzione

A livello di manutenzione, bisogna controllare che non si formino perdite nel tetto, nelle pareti o nell’impianto idraulico di casa e ripararle immediatamente qualora si verificassero. Fai un audit: dove sono le aree problematiche? Il seminterrato tende ad allagarsi? Si forma frequentemente condensa su una determinata finestra? Ci sono macchie sul soffitto?

Prevenire la crescita o la diffusione della muffa in casa potrebbe essere semplice come strappare la moquette in un seminterrato umido, installare prodotti resistenti alla muffa o riparare le grondaie danneggiate. Oppure potrebbe trattarsi di importanti scavi e impermeabilizzazioni. In ogni caso, affronta subito il problema. Potrebbe costare un po’ di soldi, ma sarà sicuramente più costoso in futuro se la muffa continuerà a crescere incontrollata.

Asciuga subito dopo aver pulito

Durante le pulizie è consigliabile utilizzare prodotti antimuffa, soprattutto nei bagni, come aceto, olio dell’albero del tè, estratto di semi di agrumi, perossido di idrogeno e bicarbonato di sodio. E soprattutto è fondamentale asciugare manualmente ogni superficie subito dopo, senza aspettare che si asciughi da sola. La muffa in casa non può infatti crescere senza umidità e le aree rimaste umide dopo la pulizia sono ideali per la sua proliferazione. Lo stesso vale nel caso in cui dovessero verificarsi allagamenti dovuti a perdite o forti piogge. Tutto ciò che si è bagnato va asciugato rapidamente, compresi tessuti e mobili. Se questi non dovessero essere asciugabili completamente o in breve tempo, vanno rimossi. Anche le pareti della doccia e il pavimento del bagno andrebbero asciugati dopo l’uso.

Attenzione ai tessuti

I tessuti sono materiali critici: tappeti e tappezzerie che si fossero bagnati e non possono essere asciugati subito vanno sostituiti, mentre la moquette va evitata in ambienti particolarmente umidi. Gli asciugamani possono essere ricettacoli di batteri e favorire la diffusione della muffa in casa, perciò sono da cambiare frequentemente e vanno fatti asciugare vicino a un calorifero o al sole dopo l’uso.

Lo stesso vale per i panni bagnati: vietato lasciarli in lavatrice, dove la muffa può diffondersi velocemente. Sarebbero da stendere all’esterno oppure in stanze ben aerate e che non presentano tassi di umidità critici, nei pressi di finestre o caloriferi, a seconda della stagione.

Dota la tua casa di prodotti resistenti alla muffa

Stai arredando o ristrutturando? Utilizza prodotti che inibiscono la crescita della muffa in casa come cartongesso o vernici resistenti alla muffa. Mentre il cartongesso tradizionale è composto da un nucleo di gesso pressato tra strati di carta, il cartongesso resistente alla muffa è privo di carta e la sostituisce con la fibra di vetro, rendendo la superficie altamente resistente all’acqua.

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