Con il Digital Energy Management la digitalizzazione viene messa al servizio della sostenibilità, in una twin transition digital e green.
Consumare meno e meglio: ecco l’imperativo della transizione ecologica e in particolare di quella energetica. L’efficienza in questo settore corrisponde infatti a un utilizzo ottimizzato delle fonti e a una gestione dell’energia che ottenga il massimo da un minimo impiego. Per raggiungere l’obiettivo oggi abbiamo a disposizione diverse tecnologie digitali. È il campo del Digital Energy Management, un perfetto esempio di twin transition in cui la digitalizzazione viene messa al servizio della sostenibilità ambientale ed economica.
Quali tecnologie digitali per l’energy management?
L’energy management è l’uso sistematico di strumenti e tecnologie gestionali per migliorare le prestazioni energetiche di una casa o di un qualunque altro edificio. La modalità di gestione dell’energia deve infatti essere adattata alla natura e alle dimensioni del sistema. Per molte realtà, il consumo energetico può rappresentare un costo significativo dati i prezzi volatili e in crescita e le fonti rinnovabili non ancora in grado di garantire un approvvigionamento costante. Basti pensare a come i rincari energetici del 2022 abbiamo messo in ginocchio migliaia di PMI e i loro dipendenti
Per risolvere il problema non resta perciò che adottare una strategia di gestione dell’energia che sia supportata dall’uso delle tecnologie digitali: il Digital Energy Management. Le tecnologie digitali per la gestione dell’energia (DTEM, Digital Technologies for Energy Management) sono infatti essenzialmente tecnologie che raccolgono dati dai sistemi di misurazione dell’energia, di gestione degli edifici e dei processi e che utilizzano software per analizzarli, controllando le apparecchiature per ottimizzarne l’uso. Tra le più diffuse ci sono:
- sistemi automatici di monitoraggio e targeting (aM&T), che raccolgono e confrontano accuratamente i dati sul consumo di energia e riportano/visualizzano i risultati.
- Sistemi di gestione energetica degli edifici (BEMS), basati su computer e che aiutano a monitorare, controllare e ottimizzare il consumo energetico di dispositivi, come illuminazione, HVAC (riscaldamento, ventilazione e aria condizionata) e altre apparecchiature e impianti.
- Rilevamento e diagnostica dei guasti, tramite il monitoraggio dei dati all’interno degli stessi apparecchi in tempo reale per rilevare ed evidenziare malfunzionamenti e consentire di operare una manutenzione predittiva.
- Ottimizzazione automatica del sistema, per modificare i parametri di controllo all’interno dei sistemi di automazione degli edifici in modo da adattarsi alle esigenze in tempo reale, riducendo così le inefficienze del sistema e i conseguenti costi.
I vantaggi del Digital Energy Management
L’uso efficace delle DTEM sostiene dunque le attività di gestione dell’energia di un’abitazione, di un’azienda, di un’industria, di una pubblica amministrazione e qualunque altra realtà consentendo di:
- monitorare il consumo energetico e rilevare gli sprechi energetici evitabili
- notificare consumi energetici imprevisti
- consentire azioni correttive reattive ed efficaci
- consentire regolazioni e controlli in tempo reale in base alle condizioni del sistema
- risparmiare e aiutare a quantificare il risparmio
- fornire feedback periodici che permettono di avere le idee più chiare e migliorare la consapevolezza rispetto alla correttezza o meno delle proprie abitudini di utilizzo delle apparecchiature
Per ottenere questi vantaggi è però fondamentale determinare i sistemi più adatti alle proprie esigenze. E allo stesso modo avere fiducia nella digitalizzazione, nonché le competenze adatte a sfruttarla a proprio vantaggio e a vantaggio dell’ambiente.
Il valore dei dati
Com’è evidente, il fondamento del Digital Energy Management – e della digital transformation – è la capacità di raccogliere e analizzare quantità sempre maggiori di dati. Impianti, apparecchi, macchinari e reti producono infatti quotidianamente miliardi di dati che rappresentano una miniera di informazioni utili a massimizzare l’efficienza dell’energy management. Informazioni che a loro volta possono essere decifrate in automatico da tecnologie specializzate basate su algoritmi e machine learning e che sono una preziosa risorsa.
C’è chi definisce perciò i dati come il nuovo petrolio, carburante che consente alle organizzazioni di reinventare il proprio business sui pilastri della trasformazione digitale. In un’abitazione privata i dati e le informazioni possono aiutare a diminuire i consumi e prevenire guasti, permettendo di risparmiare e di ridurre la propria impronta di carbonio. Ma in un’azienda o in un’industria i vantaggi sono anche maggiori. Oltre al risparmio e all’aumento della sostenibilità, la data analysis consente di:
- prevedere scenari di mercato futuri, massimizzando i benefici e riducendo al minimo i rischi
- monitorare e mantenere la conformità alle norme e ai regolamenti globali
- tenere sotto controllo l’impronta di carbonio
- generare vantaggi competitivi e valore per i clienti
- esplorare nuove opportunità di business, stando al passo sia con i trend e le preferenze del pubblico che con le minacce
- ridefinire i processi aziendali, identificando inefficienze, rischi, aree di miglioramento, ecc.
- ottenere informazioni più approfondite sul comportamento dei clienti, tracciando, misurando e mappando la loro interazione con i prodotti e con il brand e creando profili cliente dettagliati con le loro esigenze, desideri e modelli di comportamento
