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Il riciclo dei pannelli solari è meno complesso di quanto si dice, ma bisogna aumentare le forze per affrontarne la quantità.

Come avviene il riciclo dei pannelli solari?

Il riciclo dei pannelli solari è meno complesso di quanto si dice, ma bisogna aumentare le forze per affrontarne la quantità.

La popolarità dei pannelli solari è innegabile, forte del crollo dei costi e degli incentivi che spingono la loro installazione, ma come avviene il loro riciclo? Si prevede che la capacità mondiale di energia solare aumenterà notevolmente nei prossimi 30 anni, soprattutto con l’avvento delle nuove tecnologie solari. Precisamente, secondo IRENA (l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili) crescerà dai 222 GW del 2015 ai 4.500 del 2050, con 16% dell’elettricità globale alimentata dal sole.

Tuttavia, la diffusione dei pannelli solari creerà un problema più avanti, relativo alla gestione del loro fine vita. Ora del 2030, infatti, i primi pannelli solari installati smetteranno di funzionare o di essere performanti e a oggi non si è ancora approdati a un metodo di riciclo che consenta di recuperarli su larga scala, evitando che invadano le discariche.

I pannelli solari sono riciclabili?

I pannelli solari possono essere destinati completamente al riciclo. Sono infatti costruiti quasi interamente in alluminio, vetro e silicio, materiali facili da smontare e riutilizzare. Ciò significa che gli strumenti principali della transizione energetica rimangono green anche una volta fuori uso. Sappiamo perciò già come smontare e riutilizzare i pezzi, il problema è espandere il settore in preparazione alla quantità esorbitante di pannelli che presto dovrà essere gestita. Se si riuscirà nell’impresa, entro la fine degli anni ’30 potrebbe esserci un’intera nuova generazione di pannelli solari costruiti con i resti dei loro predecessori.

Quanto durano i pannelli solari?

La durata tipica di un pannello solare è di 20-25 anni, ma in genere rimangono utilizzabili anche oltre 30 anni, ripagando ampiamente l’investimento necessario a installarli. Tenderanno a perdere la propria efficienza non prima di 20 anni. Tra le principali cause di decadimento dei pannelli ci sono guasti ottici, perdite di potenza, guasti ai cavi o alle scatole di giunzione e la rottura dei vetri. In generale sono una tecnologia molto resistente, come conviene che siano data l’esposizione alle intemperie. Ciò accade perché non hanno parti mobili che rappresenterebbero punti deboli. Sono inoltre facili da riparare nella maggior parte dei casi, quindi è importante non rinunciare subito se presentano qualche problema. E i pannelli solari che non fossero riparabili possono tranquillamente essere destinati al riciclo.

Come si gestiscono i pannelli solari a fine vita?

I pannelli solari defunti vanno riconsegnati all’installatore per il riciclo, come spesso accade per i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Secondo le normative UE, è infatti legalmente obbligato a rilevarli o almeno a finanziare un Distributor Take-back Scheme (DTS), cioè qualcuno che lo faccia per conto suo. Se l’installatore dovesse aver cessato l’attività, è possibile portare i pannelli solari a chi saprà gestirli.

Come si riciclano?

Esistono due diversi tipi di pannelli solari che dominano il settore dell’energia solare e che possono essere destinati al riciclo. Sono i pannelli a base di silicio, la stragrande maggioranza, e a film sottile. Il processo di riciclaggio è leggermente diverso a seconda del tipo di pannello.

Nei pannelli in silicio il telaio in alluminio e l’involucro in vetro del pannello sono smontati e riciclati separatamente. Viene poi aumentata la temperatura fino a 500°C, per far evaporare i piccoli componenti in plastica e consentire la separazione fisica delle celle. Alla fine, rimangono i wafer di silicio, che sono fusi in lastre riutilizzabili. Circa l’85% del silicio viene riutilizzato per nuovi pannelli solari, ma il 15% viene perso nel processo.

Il riciclo dei pannelli solari a film sottile inizia con la triturazione in pezzi di 4-5 mm, in modo che la laminazione che tiene insieme i materiali si rompa. Rimane a questo punto una miscela di materiali solidi e liquidi, per separare i quali è utilizzata un’enorme vite rotante. Il materiale semiconduttore (solitamente tellururo di cadmio o seleniuro di rame, indio e gallio) è rimosso dal vetro con acido e perossido, quindi il vetro è risciacquato con acqua. Circa il 95% del materiale semiconduttore e il 90% del vetro vengono riutilizzati. La difficoltà in questo tipo di processo riguarda la tossicità del cadmio per le persone e l’ambiente.

Perché è importante riciclare i pannelli?

Ci sono diversi motivi per cui il riciclo dei pannelli solari è fondamentale:

  • i pannelli non andranno in discarica e non contamineranno il terreno con rifiuti pericolosi
  • il riutilizzo di vecchi materiali riduce la domanda di nuovi materiali, in particolare di terre rare
  • le materie prime che potremmo recuperare dai pannelli solari entro il 2030 valgono circa 450 milioni di dollari, che potrebbero finanziare almeno 60 milioni di nuovi pannelli solari
  • il riciclo dei pannelli solari produrrà nuove opportunità di lavoro

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