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Vivere il balcone o il giardino in tutte le stagioni, al riparo dal sole e dalla pioggia, è possibile grazie alle pergole bioclimatiche.

Pergole bioclimatiche: tipologie, vantaggi e permessi

Vivere il balcone o il giardino in tutte le stagioni, al riparo dal sole e dalla pioggia, è possibile grazie alle pergole bioclimatiche.

Esistono strutture facili da installare, smart e sostenibili che allargano la metratura di casa e danno origine a un ambiente sofisticato e confortevole. Sono le pergole bioclimatiche, che permettono di godere degli spazi esterni sia in inverno che in estate, di giorno e di notte, e sono una delle migliori soluzioni per ampliare gli spazi senza la necessità di realizzare lavori di muratura lunghi, costosi e non sempre permessi dalla legge.

Cos’è una pergola bioclimatica?

Una pergola bioclimatica è infatti una struttura innovativa, composta da lame frangisole pieghevoli e motorizzate. Si adatta a qualsiasi tipo di abitazione o attività commerciale fornendo una copertura smart dal sole, dalla pioggia e dal vento. E quindi ideale per proteggere persone e arredi e per ampliare spazi di diversa natura. Si tratta dell’evoluzione del modello tradizionale di pergola, che aveva una funzione essenzialmente ombreggiante, e permette di sfruttare l’ambiente protetto anche nei mesi più caldi e più freddi dell’anno. Permette infatti di proteggere dal sole, dal caldo, dal freddo e dalle intemperie senza sprecare energia e denaro per riscaldare o raffrescare un determinato ambiente.

Sono composte da due parti principali. La copertura è realizzata appunto con lamelle motorizzate inclinate e orientate, per fornire ombra e permettere il riciclo dell’aria e mantenere aerato l’ambiente. La struttura è in genere in acciaio o alluminio, leggera, resistente. Ne esistono diversi modelli, che possono essere aperti o chiusi sulla copertura o lateralmente e possono prevedere anche teli filtranti, tende in PVC e vetrate scorrevoli. A seconda della direzione della pioggia, dei raggi del sole e del vento, le lamelle motorizzate possono essere inclinate per schermare l’interno dall’esterno chiudere la copertura.

Pergole addossate o autoportanti

Esistono tre tipologie di pergole bioclimatiche considerando la loro struttura. Le pergole addossate a una parete già eretta di un edificio hanno solo una coppia di pilastri nella parte esterna, dato che sono sorrette dall’altra parte dal muro. In questo caso, sono perciò delle estensioni dell’edificio, che creano un’area abitabile in più da sfruttare durante tutte le stagioni.

Una soluzione ideale anche per proteggere balconi è quella delle pergole bioclimatiche a nicchia, strutture senza montanti poste tra due pareti o all’interno di intercapedini esistenti. In questo modo lo spazio viene gestito in modo intelligente, creando un ombreggiamento modulare adatto a terrazzi, patii e piccoli dehors.

Altrimenti, esistono pergole autoportanti, cioè strutture composte da quattro pilastri e posizionabili in qualunque punto dell’esterno, per creare spazi accoglienti e completamente staccati dalla struttura principale dell’edificio. Potrebbero servire a creare una dependance, una sala da pranzo in giardino, una copertura per i lettini di una piscina, un’area relax e tanto altro. In entrambi i casi – strutture addossate a una parete o autoportanti – è possibile lasciarle aperte sui quattro lati oppure chiuderle interamente. Nel primo caso lasciano maggiore respiro verso l’esterno ma è nel secondo caso che esplicano il loro potenziale in termini di sostenibilità e comfort.

Pergole motorizzate o automatizzate

Nella maggior parte dei casi, le lamelle frangisole della pergola bioclimatica si orientano e si muovono tramite un sistema motorizzato. Il motore si aziona con un radiocomando e muove la copertura per adattarla alla situazione climatica. Ad esempio, quando piove le doghe formano una copertura impermeabile che impedisce ai mobili di danneggiarsi. Quando c’è il sole si inclinano per schermare dai raggi diretti, anche senza chiudersi completamente, come accade con le persiane. Esistono poi pergole le cui lamelle sono compattabili. Non sono perciò soltanto orientabili in tutte le direzioni, ma anche a scomparsa, per aprire completamente la copertura o i lati della pergola.

Naturalmente, come accade ogni meccanismo controllabile tramite radiocomando, nell’era dell’intelligenza artificiale, dell’Internet of Things e della data analysis anche le pergole bioclimatiche possono essere controllate in modo automatizzato e da remoto con lo smartphone. Nel caso di pergole dotate di sensori, possono anche chiudersi automaticamente quando rilevano una luminosità intensa o quando è prevista pioggia.

Il costo delle pergole bioclimatiche

Dato l’alto livello di personalizzazione e flessibilità che consentono, le pergole bioclimatiche possono avere costi molto diversi a seconda delle necessità e degli optional scelti. È la scelta delle automazioni, degli accessori, delle dimensioni e delle finiture a determinare il prezzo di ogni pergola bioclimatica, che spesso rappresenta un pezzo unico su misura. Ecco perché per conoscere il costo delle pergole bioclimatiche più adatte alle esigenze che si hanno il modo migliore è rivolgersi ad un rivenditore specializzato.

Permessi e Bonus

Una pergola bioclimatica è in grado di creare ombra riducendo il surriscaldamento interno, facendo risparmiare su eventuali impianti di climatizzazione. Ciò si traduce in risparmio energetico ed economico. Per questo sono attive detrazioni fiscali ed ecobonus per la loro installazione. Le pergole bioclimatiche possono infatti essere acquistate con una detrazione fiscale del 50% grazie all’Ecobonus in quanto schermature solari. Dal 2020 possono usufruire del Superbonus se l’installazione avviene contestualmente a un intervento trainante.

L’integrazione di una pergola bioclimatica negli spazi esterni potrebbe richiedere alcuni permessi e fasi formali, che variano a seconda del progetto, del luogo di installazione e delle normative di ogni comune. Pur senza particolari vincoli architettonici, tipici dei centri storici o dei palazzi, è spesso richiesto di preavvisare l’opera ai vicini e agli uffici comunali competenti per verificare la fattibilità dell’intervento. Generalmente, comunque non è necessario richiedere alcun permesso o concessione perché l’installazione non richiede interventi murari invasivi e la struttura può essere facilmente rimossa.

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