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Il Superbonus 110 sblocca la cessione dei crediti ma abbassa la percentuale di detrazione al 90%. Ecco tutte le novità in materia.

Superbonus 110: le ultime novità

Il Superbonus 110 sblocca la cessione dei crediti ma abbassa la percentuale di detrazione al 90%. Ecco tutte le novità in materia.

Il famoso Superbonus 110 è giunto nel 2023 a una svolta: dal 12 aprile è entrata in vigore la legge che sblocca la cessione dei crediti fino al 30 novembre. Intanto la percentuale di detrazione è scesa al 90%, pur con qualche eccezione. Il governo Meloni ha infatti realizzato che così come era stato impostato il Superbonus è insostenibile e va rimodulato. Ecco le ultime novità in materia.

Cos’è il Superbonus 110?

Introdotto dal Decreto Rilancio (DL 34/2020), il Superbonus ha l’obiettivo di incoraggiare la transizione sostenibile dell’edilizia. Rappresenta infatti un’agevolazione fiscale destinata a interventi di efficientamento energetico, di miglioramento della sicurezza sismica e di aumento dell’accessibilità degli edifici. L’agevolazione consiste nella detrazione massima del 110% sulle spese sostenute. Ne possono usufruire i condomini, le persone fisiche, le organizzazioni senza scopo di lucro o di volontariato e le associazioni.

Per usufruire della detrazione è però indispensabile operare interventi trainanti che soddisfano precisi requisiti. A rappresentare il discrimine è l’efficientamento energetico: l’immobile deve infatti avanzare di almeno due classi energetiche per dare diritto all’agevolazione. Tra le opere trainanti figurano il miglioramento dell’isolamento termico, con l’installazione di un cappotto, e la sostituzione degli impianti di climatizzazione, ma anche la riduzione del rischio sismico. In presenza di uno di questi interventi possono poi essere oggetto di detrazione anche altre opere di impatto minore. Per esempio, l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici o quelle di pannelli solari.

In realtà sono tre i modi in cui si può usufruire del Superbonus 110. Il primo è la detrazione delle spese, ripartita in 5 quote annuali di importo uguale (per le spese sostenute nel 2022 le quote sono 4). Il secondo è lo sconto in fattura, cioè praticato da chi fornisce beni e servizi nell’ambito degli interventi di efficientamento. Il terzo è la cessione del credito a terzi, cioè i suddetti fornitori oppure altri soggetti.

Il Superbonus 110 è costato finora (dati aggiornati a marzo 2023) 75,3 miliardi di euro allo stato e sarà valido, salvo aggiornamenti, fino al 2025. La detrazione sarebbe dovuta ammontare al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. In molti casi ammonta invece al 90% e passerà al 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 e al 65% per quelle sostenute fino al 31 dicembre 2025. Il governo Meloni si è infatti reso conto che altrimenti l’incentivo non sarebbe stato sostenibile per le casse dello Stato.

Cosa cambia dal 2023?

Dal 2020 al 2023 il Superbonus 110 ha consentito agli aventi diritto di detrarre appunto il 110% delle spese sostenute. In seguito al decreto Aiuti quater e alla Legge di bilancio 2023, la detrazione è passata al 90% per le spese sostenute fino alla fine dell’anno, con qualche eccezione. Potranno infatti continuare a usufruire del 110%:

  • i lavori già in corso in condominio, per chi è in possesso di CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presentata entro il 31 dicembre 2022
  • le abitazioni site nei comuni che rientrano nel “cratere sismico” soggette a ricostruzioni
  • le abitazioni gestite da Istituti autonomi case popolari e cooperative di abitazione per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, ma solo se al 30 giugno 2023 è già stato effettuato almeno il 60% dei lavori
  • fino al 30 settembre, le case indipendenti e unifamiliari nell’ambito delle quali almeno il 30% dei lavori è stato realizzato entro il 30 settembre 2022 (Superbonus villette)

Per quanto riguarda il Superbonus al 90%, possono goderne le unità immobiliari adibite ad abitazioni principali e di contribuenti con reddito ISEE inferiore a 15mila euro.

Non solo: il DL n. 11 del 16 febbraio 2023 ha bloccato sconto in fattura e cessione del credito, gli altri due metodi di utilizzo del Bonus. Non soltanto per il Superbonus, ma anche per Ecobonus, Sismabonus, Bonus facciate e Ristrutturazioni. L’unico modo per approfittare dell’agevolazione è dunque la detrazione delle spese sostenute in sede di dichiarazione dei redditi.

Inoltre, per chi non avesse concluso gli accordi entro il 31 marzo è stata introdotta la possibilità di comunicare la cessione del credito di tutti i Bonus edilizi all’Agenzia delle entrate entro il 30 novembre 2023 con remissioni in bonis, pagando 250 euro di sanzione. E, ancora, la norma “spalma-crediti” ha decretato che è possibile ripartire la detrazione del Superbonus 110 in 10 anni invece di 4 per le spese sostenute nel 2022.

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