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I pavimenti tessili tornano di moda: ecco tutto ciò che c’è da sapere tra materiali innovativi, tecniche di posa e sostenibilità.

Pavimenti tessili: comfort, estetica e funzionalità sotto i piedi

I pavimenti tessili tornano di moda: ecco tutto ciò che c’è da sapere tra materiali innovativi, tecniche di posa e sostenibilità.

Le moquette stanno sorprendentemente tornando di moda, dopo un periodo di oblio. I pavimenti tessili rappresentano infatti una scelta versatile e confortevole sia per ambienti residenziali che per ambienti commerciali, se trattati correttamente. Ma cosa si intende esattamente per pavimentazione tessile? Quali sono i materiali impiegati, come si posano, quanto durano e come si puliscono? Inoltre: sono davvero una soluzione sostenibile?

Cosa sono i pavimenti tessili?

I pavimenti tessili sono rivestimenti per la pavimentazione composti da fibre tessili, naturali o sintetiche, fissate su una base di supporto. Possono essere realizzati in rotoli, in riquadri modulari (carpet tiles), oppure in formati su misura. Vengono utilizzati per lo più in spazi interni, dove si desidera un elevato livello di comfort acustico, termico ed estetico.

Il comfort è perciò uno dei principali vantaggi delle pavimentazioni tessili, che garantiscono:

  • comfort acustico: le fibre tessili assorbono le onde sonore e riducono l’eco, rendendole ideali per spazi dove il silenzio è importante
  • isolamento termico: la moquette trattiene il calore, riducendo la sensazione di freddo a pavimento e migliorando l’efficienza energetica dell’ambiente
  • sicurezza: sono superfici antiscivolo, morbide in caso di cadute, adatte anche a bambini e anziani
  • sensazione al tatto: piacevole al camminamento, soprattutto a piedi nudi

I principali materiali tessili per pavimenti

I materiali impiegati nelle pavimentazioni tessili si suddividono principalmente in naturali e sintetici. Tra le fibre naturali le più utilizzate sono:

  • Lana: materiale nobile per eccellenza, è ignifuga per natura, piacevole al tatto e offre ottime performance termiche e acustiche. Tuttavia, ha un costo più elevato rispetto alle fibre sintetiche.
  • Cocco, sisal, juta: queste fibre vegetali sono durevoli e biodegradabili, ideali per ambienti dallo stile naturale o rustico. Possono però risultare più rigide e meno confortevoli sotto i piedi.

Le fibre sintetiche più utilizzate invece sono:

  • Polipropilene (olefina), molto resistente alle macchie, economico e indicato per aree ad alto traffico
  • poliammide (nylon), che offre grande resilienza e resistenza all’usura, oltre a un buon mantenimento della forma nel tempo
  • poliestere, morbido al tatto e resistente allo scolorimento, ma tende a perdere elasticità più rapidamente rispetto al nylon

I materiali sintetici, pur non essendo biodegradabili, possono essere riciclati in diversi cicli produttivi, specialmente nel caso di carpet tiles progettati per il recupero.

Come si posano i rivestimenti tessili a pavimento?

La posa delle pavimentazioni tessili dipende dalla tipologia di prodotto (in rotolo o in quadrotte) e dall’utilizzo previsto. Le tecniche principali sono:

  • Posa libera (flottante), utilizzata soprattutto per moquette in quadrotte (carpet tiles). Le “piastrelle” si appoggiano direttamente sul pavimento senza adesivi, grazie alla loro struttura antiscivolo o a sistemi di fissaggio meccanici. Questa tecnica è ideale per uffici o spazi che richiedono un accesso frequente al sottopavimento (per esempio per i cablaggi).
  • Posa con nastro biadesivo, adatta per piccoli ambienti e moquette in rotolo. Il nastro biadesivo viene applicato lungo i bordi o in griglia sul pavimento, permettendo una posa stabile ma anche una rimozione relativamente agevole.
  • Posa incollata, scelta obbligata per superfici molto ampie o dove si richiedono alte prestazioni di adesione (per esempio in hotel, cinema e sale conferenze). Viene utilizzata una colla specifica per tessili, che garantisce una presa salda e duratura.

La cura della superficie su cui si posa la moquette è fondamentale per garantire comfort e durata nel tempo. A seconda delle esigenze, sotto una pavimentazione tessile si possono installare:

  • materassini isolanti (in gomma, lattice o poliuretano), che migliorano l’isolamento acustico e termico, rendono più morbido il passo e prolungano la durata della pavimentazione.
  • Barriere al vapore. Soprattutto in ambienti umidi o su pavimenti in calcestruzzo si installano pellicole impermeabili per evitare la risalita dell’umidità.
  • Strutture modulari sopraelevate. Nei casi in cui siano necessari impianti tecnici sotto il pavimento, la moquette può essere posata su pannelli sollevati.

Qual è la durata nel tempo di una pavimentazione tessile?

La durata media di una pavimentazione tessile varia notevolmente in base alla qualità del materiale, alla tipologia di posa, alla frequenza e al tipo di calpestio e alla manutenzione. In generale, una moquette di buona qualità può durare tra i 7 e i 15 anni. Le versioni in lana o nylon, ben mantenute, possono superare anche i 20 anni in ambienti a basso traffico, come in una casa. I carpet tiles, grazie alla possibilità di sostituire singoli moduli, permettono di estendere la vita dell’intero pavimento.

Come si pulisce una pavimentazione tessile?

La principale preoccupazione correlata ai pavimenti tessili riguarda la loro pulizia e la sensazione che rendano più difficile garantire l’igiene della superficie calpestabile. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, le pavimentazioni tessili non sono difficili da pulire. Una buona manutenzione regolare, anzi, garantisce igiene e durata.

Due o tre volte alla settimana andrà passata l’aspirapolvere, intensificando la pulizia a una volta al giorno nelle aree ad alto traffico. Se la moquette dovesse macchiarsi, andrà pulita tempestivamente con detergenti neutri o specifici per moquette, evitando sfregamenti violenti.

Ogni 6-12 mesi, a seconda dell’uso del pavimento, andrà previsto un lavaggio a vapore o a estrazione. In alternativa, è possibile lavare a secco, con polveri o schiume che si applicano, si lasciano agire e si aspirano, un metodo ideale per evitare i tempi di asciugatura.

I pavimenti tessili moderni sono inoltre trattati con finiture antimacchia e antibatteriche che facilitano le operazioni di pulizia e manutenzione.

Il pavimento tessile è una soluzione sostenibile?

Le pavimentazioni tessili possono essere sostenibili, se progettate e gestite con attenzione. Ciò significa che devono essere costruite e posate con materiali sostenibili oppure riciclati e riciclabili. Devono inoltre essere concepite secondo i principi dell’ecodesign e del design for disassembly, cioè secondo principi modulari che garantiscano una manutenzione straordinaria o una sostituzione localizzata, come accade nel caso dei carpet tiles. Devono essere realizzate tramite processi di produzione a basso impatto, senza l’utilizzo di sostanze tossiche, garantiti da certificazioni ambientali. Devono infine essere riciclabili a fine vita: alcuni produttori offrono direttamente programmi di raccolta e riciclo dei materiali.

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