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Condizionatori sostenibili per risparmiare energia

Condizionatori sostenibili per risparmiare energia

Il refrigerio procurato dal condizionatore potrebbe risultare dannoso per l’ambiente, il portafoglio e, alla lunga, anche la nostra salute. Come evitarlo?

Sono ben 24 milioni i condizionatori attivi nelle case degli Italiani, tra monosplit, multisplit e monoblocco fissi. È una stima di Hitachi Cooling & Heating Italia a rivelare per la prima volta un numero che colpisce, dato l’impatto energetico che hanno sull’ambiente. E le vendite, complici i bonus statali, non accennano a rallentare nemmeno in inverno. Il primo trimestre del 2021 ha, infatti, registrato aumenti a due cifre per tutte le categorie di impianti (dati Assoclima). Ma quanti di quelli acquistati sono effettivamente condizionatori sostenibili?

Ogni secondo nel mondo vengono venduti 10 condizionatori, un ritmo che non diminuirà nei prossimi 30 anni. Anzi, entro il 2050 triplicheranno, passando da 1,6 a 5,6 miliardi e richiedendo una quantità di energia pari a quella prodotta da Stati Uniti, Europa e Giappone messi insieme. Un problema di non poco conto, dati i frequenti black-out già causati oggi dal loro eccessivo utilizzo. Saranno i Paesi emergenti, soprattutto, ad alimentare in futuro il mercato, dato che oggi solo l’8% dei loro edifici è refrigerato. Mentre al momento dominano gli Stati Uniti, dove 400 milioni di condizionatori rinfrescano il 90% degli edifici generando un consumo di energia che equivale a quello di tutta l’Africa. L’Europa, invece, è ferma a “soli” 110 milioni di apparecchi.

I condizionatori intelligenti

È probabile che circa il 20% degli acquisti di condizionatori effettuati finora nel 2021 consista in sostituzioni di vecchi apparecchi. Un dato confortante, ma ancora troppo basso considerato il loro impatto sulla salute, sulla bolletta e sull’ambiente. E non è nemmeno detto che i nuovi condizionatori acquistati siano effettivamente sostenibili. Scegliere apparecchi con una classe energetica alta (A+++) è necessario, ma non sufficiente: è tempo di dotarsi di impianti intelligenti.

I condizionatori intelligenti sono veri e propri dispositivi IoT. Sfruttano sensori e intelligenza artificiale per rilevare dati sull’ambiente e si auto-regolano, in modo da non disperdere le energie. Gli split seguono le persone nella stanza dirigendo il getto d’aria dove occorre di più e aumentano la potenza all’aumentare del numero dei presenti. Quando si spegne la luce o si esce dalla stanza, invece, diminuiscono la potenza gradualmente, per evitare sbalzi di temperatura.

Sempre connessi, possono essere naturalmente gestiti da remoto tramite app per smartphone o tablet. Ma, nel caso in cui abbiano accesso alla nostra geolocalizzazione, si attivano da soli quando si accorgono che stiamo rientrando a casa e si spengono quando usciamo.

Inoltre, si auto-puliscono, una funzione indispensabile sia a livello di efficienza energetica che per la salute degli utenti. Per rimanere in tema di salute, in realtà, ormai esistono modelli che fanno anche da depuratori, da utilizzare tutto l’anno per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Come rendere sostenibili i condizionatori

Chi non avesse modo di sostituire il condizionatore con uno di ultima generazione può comunque adottare pratiche più sostenibili nel suo utilizzo. L’impatto dei sistemi di refrigerazione, infatti, non dipende solo dallo stato della loro tecnologia, ma anche dal modo in cui vengono gestiti e dalla loro interazione con l’ambiente da raffreddare.

Dotarsi di un condizionatore di classe A+++ e dotato della tecnologia inverter, che adegua la potenza utilizzata alla reale necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento, può far risparmiare fino al 40% di energia. Senza contare il risparmio sull’installazione permesso dall’Ecobonus. Ma utilizzarlo in modo irresponsabile riporterebbe i consumi alle stelle.

Ecco qualche consiglio per ridurre l’energia impiegata, il suo costo in bolletta e per evitare problemi di salute:

  • posizionare gli split in alto, dato che l’aria fredda tende a scendere e la calda a salire, e fuori dal raggio di impedimenti che potrebbero ostacolare il getto d’aria (tende, mobili, lampadari,…).
  • Proteggere motore e tubi esterni dal sole diretto, per evitare danni.
  • Se possibile, limitarsi a utilizzarne la funzione di deumidificazione, che potrebbe essere sufficiente a procurare sollievo dal caldo percepito.
  • Non scendere mai sotto il 25 gradi di temperatura impostata e mantenere sempre una differenza massima di 5 gradi rispetto alla temperatura esterna. Impostare temperature troppo basse non serve a niente, se non a procurarsi shock termici, torcicollo, raffreddore, mal di testa e mal d’orecchie.
  • Chiudi porte e finestre delle stanze in cui gli split sono attivi, per evitare che il freddo si disperda e il condizionatore debba lavorare alla massima potenza.
  • Pulisci i filtri al termine di ogni stagione di utilizzo e sottoponilo a periodiche revisioni, per ottimizzarne il funzionamento ed evitare problemi respiratori agli abitanti della casa.
  • Non dimenticare mai acceso il condizionatore quando sei fuori casa e utilizzalo solo nelle ore più calde. Se avrai seguito tutte le altre regole, attivarlo per poche ore sarà sufficiente a mantenere una temperatura vivibile giorno e notte.

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