A che punto è l’edilizia sostenibile in Italia? Lo racconta il primo Impact Report del Green Building Council Italia.
Il primo Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata in Italia è realtà. L’ha presentato il Green Building Council Italia a Roma il 13 giugno scorso per fare il punto della situazione sulla transizione ecologica del settore delle costruzioni. È un passo fondamentale per facilitare il percorso verso la bioedilizia, fornendo un modo univoco per rendicontare l’impatto positivo dei green building sull’ambiente, sulle persone e sull’economia. Basti pensare che il risparmio che l’edilizia green potrebbe generare entro il 2030 ammonta a 189 milioni di euro. L’adozione dei protocolli LEED-GBC ha inoltre già permesso di risparmiare 170mila tonnellate di CO2, 1,3 miliardi di litri d’acqua e 324mila tonnellate di rifiuti.
Cos’è il Green Building Council?
Il Green Building Council è la più grande rete di azione locale, regionale e globale con l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile nell’ambiente costruito. E in particolare per:
- Affrontare le emissioni di carbonio lungo tutto il ciclo di vita degli edifici esistenti e nuovi
- dare vita a luoghi resilienti, sani, equi e inclusivi
- realizzare infrastrutture rigenerative sicure, efficienti sotto il profilo delle risorse e prive di sprechi
Per realizzare i suoi obiettivi collabora con aziende, organizzazioni e governi, assecondando le ambizioni dell’Accordo di Parigi e gli Obiettivi globali delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (SDG). La rete del World Green Building Council sta trasformando il settore dell’edilizia sostenibile e delle costruzioni in tre aree di impatto:
- azione per il clima, cioè la totale decarbonizzazione del costruito
- equità sanitaria e resilienza, per realizzare un ambiente edificato che offra edifici, città e comunità sani, equi e resilienti
- risorse e circolarità, per realizzare un ambiente costruito che supporta la rigenerazione delle risorse e dei sistemi naturali, fornendo benefici socio-economici attraverso una fiorente economia circolare
Per ciascuna di queste aree di impatto, il GBC ha fissato ambiziosi obiettivi North Star per il 2030 e il 2050.
Il World Green Building Council (WorldGBC) esiste dal 2002 e comprende:
- 46mila membri del settore privato
- oltre 40 partner, che collaborano per fornire una visione olistica per ambienti costruiti sostenibili
- oltre 75 Green Building Council regionali sparsi in tutto il mondo che accelerano l’azione e implementano soluzioni in tutto il mondo
Il Green Building Council Italia
Tra gli oltre 75 Green Building Council sparsi nei 5 continenti c’è anche il Green Building Council Italia, cui aderiscono imprese, associazioni e comunità professionali che operano nell’edilizia sostenibile. Da 15 anni il suo obiettivo è di favorire la transizione ecologica dell’edilizia, sensibilizzando l’opinione pubblica e le istituzioni, fornendo linee guida agli attori del settore e mettendoli in rete. Per farlo promuove un sistema di certificazione garantito da terza parte e grazie a protocolli di sostenibilità energetico-ambientale LEED-GBC, sviluppati appositamente per il mercato italiano. Questi stabiliscono i criteri di progettazione e costruzione di edifici sostenibili, cioè efficienti dal punto di vista energetico, salubri e dall’impatto ambientale contenuto. Oltre al protocollo internazionale certificato dal GBCI, GBC Italia ha dato vita a 4 protocolli nazionali: GBC Home, GBC Quartieri, GBC Condomini e GBC Historic Building.
Cosa dice l’Impact Report sull’edilizia sostenibile?
Con l’Impact Report appena prodotto il Green Building Council vuole perciò monitorare e misurare i progressi dell’edilizia sostenibile italiana, promuovendo una nuova cultura dell’abitare. Curato in partnership con:
- United States Green Building Council (USGBC)
- Green Business Certification Inc. (GBCI), la principale organizzazione per il riconoscimento indipendente dell’eccellenza nelle prestazioni e nella pratica del settore delle imprese ecologiche a livello globale
- Arc Skoru, una piattaforma con strumenti per misurare e valutare le prestazioni degli stabili, si è basato sull’analisi di oltre 500 edifici sostenibili italiani certificati a partire dal 2008 attraverso i protocolli citati sopra nell’ambito della famiglia LEED-GBC, per un totale di 19 milioni di metri quadri di superficie
Si è evidenziato in particolare l’impatto degli edifici sugli ecosistemi, sull’energia e le emissioni, sull’acqua, sui materiali e sull’economia circolare, sul comfort e sulla salubrità. Il report è perciò molto documentato e sostanziato da numeri precisi, che disegnano un ritratto reale dello stato dell’arte dell’edilizia sostenibile, tracciano gli scenari futuri e la rotta per raggiungerli. A fronte dello scopo concreto di incentivare la transizione verde dell’edilizia, la produzione di un report che ne certifichi i progressi ha inoltre l’obiettivo di valorizzare il made in Italy nel settore, la capacità innovativa nella progettazione, nella costruzione e nella gestione di edifici green. Si tratta perciò anche di un’occasione per le istituzioni, le aziende della filiera e i cittadini di riflettere sul tema e di pianificare un’azione integrata, perché la transizione verde riguardi tutto il ciclo di vita degli edifici.