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Il rumore eccessivo deconcentra, incide sulla salute e sul benessere fisico e mentale: ecco perché l'isolamento acustico è indispensabile.

Isolamento acustico dei condomini: ecco le linee guida

Il rumore eccessivo deconcentra, incide sulla salute e sul benessere fisico e mentale: ecco perché l’isolamento acustico è indispensabile.

L’inquinamento che assedia oggi le città non è soltanto di natura atmosferica o ambientale. Le polveri sottili e lo smog peggiorano la qualità della vita e la salute delle persone tanto quanto l’inquinamento acustico, altrettanto subdolo e costante. Ma come si installa l’isolamento acustico in un edificio e qual è la normativa in materia?

A cosa serve l’isolamento acustico?

Il rumore eccessivo influisce sulla salute e sul benessere fisico e mentale in molti modi, dall’accelerazione del battito cardiaco al danneggiamento dell’udito, dall’interruzione del sonno alla deconcentrazione e alla riduzione dei livelli di produttività. Secondo l’OMS, per esempio, circa il 40% delle persone di età compresa tra 12 e 35 anni potrebbe essere esposto a livelli sonori non sicuri provenienti da luoghi di intrattenimento. Ma anche il rumore costante del traffico nelle città è un grande motivo di preoccupazione.

L’isolamento acustico degli edifici può perciò proteggere dall’esposizione ai suoni invasivi chi vive e lavora in città o in contesti particolarmente rumorosi. Può essere installato nelle pareti, come strato intermedio nella loro struttura oppure come pannellatura a vista sul muro, e nei pavimenti. Può sia isolare dai rumori esterni un ambiente che si desidera tranquillo sia isolare l’esterno da rumori prodotti all’interno, come nel caso di una discoteca o di una falegnameria. Un buon isolamento acustico garantisce perciò protezione dal rumore, riservatezza e riduzione della trasmissione del suono e delle vibrazioni attraverso gli elementi costruttivi.

Come si trasmette il suono in un edificio?

La trasmissione del suono attraverso gli edifici avviene attraverso l’involucro: facciata, tetto, pareti interne, pavimenti e soffitti. La perdita di trasmissione o l’indice di riduzione del suono esprimono l’efficacia dell’isolamento. Maggiore è la perdita, migliore è l’isolamento che funge da barriera al rumore indesiderato. Esistono diverse modalità di trasmissione del suono e nella scelta dell’isolamento bisogna tenerne conto:

  • trasmissione diretta, quando il suono passa direttamente attraverso la parete, il soffitto o il pavimento
  • trasmissione laterale, quando il suono passa intorno, sopra o sotto la partizione primaria che separa due spazi, attraversando elementi costruttivi adiacenti agli elementi principali di separazione
  • altre trasmissioni, come perdite attraverso porte e finestre mal sigillate, muratura e tubazioni non isolate

La quantità di rotoli di isolamento acustico, lastre, granulati o pannelli necessari e la loro posizione dipenderà dal materiale scelto, dalle dimensioni dell’area da isolare e dalla quantità e tipologia di trasmissione del suono.

Tipologie di insonorizzazione

L’isolamento acustico (o insonorizzazione) consiste perciò nell’aggiungere massa che aiuta a impedire al rumore di passare facilmente attraverso una struttura. Il suono viaggia infatti come una vibrazione quando colpisce una parete o un pavimento. Per evitare che le vibrazioni sonore attraversino gli edifici, la vibrazione deve essere smorzata. Il modo più efficace per farlo è disaccoppiare la struttura e quindi aggiungere massa. Le soluzioni di isolamento acustico più efficaci non si limitano però ad aggiungere indiscriminatamente massa: aggiungono massa composta da materiali diversi e da certe tipologie di materiali in particolare. Ciò è fondamentale, perché materiali diversi bloccano diversi tipi di suono.

Tra i migliori materiali fonoassorbenti ci sono:

  • fibra di vetro, ignifuga e in grado di ridurre anche i costi energetici creando una barriera tra le temperature interne ed esterne. È possibile acquistare l’isolamento in fibra di vetro in batuffoli o pannelli oppure farlo soffiare in uno spazio per riempirlo completamente. È facile da installare e conveniente.
  • Lana di roccia, un materiale isolante inorganico a base di fibre. La maggior parte della lana minerale proviene da fibre di pietra naturale provenienti dalla roccia vulcanica o dalle scorie di filatura che si ottengono come sottoprodotto della produzione di acciaio. Ne esistono almeno due tipologie: ad alte prestazioni, più costosa e più isolante, e multiuso, meno costosa e meno isolante.
  • Cotone, l’opzione più leggera ed economica, che offre però elevate capacità fonoassorbenti soprattutto per le alte frequenze. Le fibre di cotone sono multidimensionali e abbastanza dense, il che significa che c’è molto materiale per intrappolare il suono proveniente da numerose angolazioni. Inoltre, il cotone è molto più sicuro per le pelli sensibili rispetto alla lana di roccia o alla fibra di vetro.

Le norme per l’isolamento acustico

In Italia l’inquinamento acustico è stato definito e individuato come problema dalla legge 447 del 1995 e poi ripreso dal DLgs 17 febbraio 2017 n. 42, “Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico”. Per quanto riguarda gli edifici residenziali – siano essi condomini o edifici singoli –, se i costruttori non rispettano i requisiti acustici posti potrebbero dover risarcire i danni subiti da persone disturbate da rumori eccessivi.

Dal 31 dicembre 2011, a tal proposito, gli edifici di nuova costruzione e quelli oggetto di vendita o affitto devono possedere un certificato di conformità ai requisiti acustici passivi, secondo la norma UNI 1136. Si tratta di una certificazione rilasciata da specialisti abilitati e redatta dopo una perizia fonometrica, cioè una procedura di misurazione dell’inquinamento acustico in diversi momenti della giornata. Sul certificato viene indicata la classe acustica dell’edificio, da 1 a 4, dove la classe 1 rappresenta gli edifici silenziosi e la classe 4 quelli più esposti al rumore.

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